IRCCS Fondazione Ospedale S...
Macro area
Mathematics and Science
Philosophy and Psychology
Category
Research Project
From January 01, 2016 to December 31, 2018
Keywords
brain-stimulation
neurophysiology
cgnitive
sla
functional-evaluation
Studio dei correlati anatom... Institutions
"Descrizione della linea di ricerca
La Neurofisiologia Clinica, associata a fMRI, Magnetoencefalografia (MEG), Elettroencefalografia (EEG) High-density, contribuisce alla conoscenza delle basi fisiopatologiche del recupero funzionale e permette di verificare l'efficacia delle metodiche riabilitative e dei trattamenti di neuromodulazione utilizzati nell'ambito delle gravi patologie neurologiche. In neuroriabilitazione, la messa a punto e l'applicazione di nuove metodiche di indagine neurofisiologica permette di migliorare la definizione diagnostica e prognostica nonché la scelta dei trattamenti più idonei ad ottimizzare il recupero.
La linea di ricerca corrente n.2 "Neurofisiologia Clinica" pertanto, oltre ad occuparsi della diagnosi funzionale delle malattie neurologiche, ha il compito di studiare i meccanismi fisiopatologici del recupero funzionale e in particolare i meccanismi di neuroplasticità funzionale.
Obiettivi
L’obiettivo principale è la conoscenza dei meccanismi di neuroplasticità, per sfruttare al meglio le risorse motorie e cognitive residue nel paziente neuroleso.
L’impiego delle più recenti metodiche strumentali, quali la TMS, la TDCS, la registrazione degli ERPs, ed il Brain Mapping EEG, anche associate alla Risonanza Magnetica Funzionale e/o alla MagnetoEncefaloGrafia (MEG) permette infatti di individuare sottogruppi di pazienti, che hanno maggiore potenziale di risposta ai trattamenti, a cui destinare in maniera più razionale le risorse riabilitative.
Con lo stesso approccio traslazionale, la registrazione dei segnali bioelettrici e biomeccanici correlati al movimento serve ad arricchire le conoscenze disponibili e a comprendere meglio alcuni problemi cruciali della riabilitazione, come la fatica, la spasticità, il dolore, il controllo del movimento e l’equilibrio, in modo da definire la tipologia dei trattamenti, anche in termini di frequenza, intensità e durata, nelle patologie neurologiche croniche.
Infine lo studio dell’efficacia dei trattamenti di neuromodulazione, nell’ambito del recupero di patologie gravissime, quali le gravi cerebrolesioni acquisite, apre prospettive per interventi mirati alla riduzione del deficit neurologico e al miglioramento dei disturbi cronici di coscienza."