Lavoro a un nuovo volume di poesie e alla novella Freudenberg

Una volta la poetessa Monika Rinck disse che la poesia è non-fiction. In queste parole mi ci ritrovo perfettamente e a Venezia mi dedicherò a un nuovo volume di poesie che, come gli ultimi, comporrò rifacendomi strettamente alla mia vita personale. Per questo motivo non ho predisposto alcun piano di scrittura per le nuove poesie; posso solo annunciarne la nascita, senza poter affermare sin d’ora quanto le “creature” misureranno o peseranno, né quale sarà il loro colore di capelli, etc. Inoltre, devo fare attenzione, penso, a non attribuire erroneamente cose alla città (alla meraviglia) di Venezia, rapito dalla sua bellezza, a non riprendere cose già dette migliaia di volte. Devo stare attento a non cadere nella trappola del “caso Venezia”, già strabordante di poesie “turistiche”. Per me la questione cruciale è: come è possibile essere all’altezza di questa città con le poesie, o forse non è per niente possibile? Nella seconda ipotesi, bisogna affrontare questo fallimento, perché magari così facendo c’è ancora un modo per riuscire nella poesia? Come sempre, so solo che la mia osservazione deve essere sincera. Vivrò in questa città per un certo periodo e a me e a questa città accadranno delle cose di cui riferirò nelle mie poesie. Penso che solo attraverso la massima sincerità possibile nelle poesie, nell’arte, nella vita, soprattutto, la bellezza autentica – superiore a qualsiasi bellezza esteriore e scenografica – può diventare visibile e tangibile.
Oltre che lavorare alle mie poesie, scriverò anche della prosa, per la precisione continuerò una novella intitolata Freudenberg, e spero di redigere anche qualche saggio.

Carl-Christian Elze, Letteratura