Gasparo Contarini (1483-1542), ambasciatore veneziano presso l’imperatore 1521-1525

Questa ricerca è in relazione con uno dei progetti editoriali sostenuti dalla fondazione Gerda-Henkel. Nell’ambito di questa analisi verranno resi accessibili alla ricerca i dispacci che il delegato veneziano alla corte dell’imperatore Carlo V nonchè successivamente cardinale Gasparo Contarini rivolse alla Serenissima durante il suo soggiorno alla corte di Carlo V dal 1521 al 1525. Verrà così aperto uno scrigno di fonti finora soltanto appena notato che contribuirà alla miglior comprensione di una fase di svolte epocali nella storia europea – riforma e guerra dei contadini nell’impero, antagonismo franco-asburgico, guerre d’Italia fino alla vigilia del Sacco di Roma. Allo stesso tempo chiuderà una lacuna nella biografia di Contarini il cui ruolo successivo in occasione dei colloqui di Ratisbona sulla religione del 1521 e nel trattato sullo Stato veneziano sono chiaramente più importanti delle sue precedenti attività politiche.
Il progetto di ricerca si concentra meno sul resoconto dei fatti da parte di Contarini e sui propositi politico-militari di altre potenze alla corte dell’imperatore. E’ molto più significativo fare luce sulle strutture della comunicazione nella prima età moderna e quindi da una parte su quei dispositivi dello scambio di corte tra i quali gli ambiti di governo potenzialmente inimichevoli dei rappresentanti diplomatici e dall’altra si punta all’interesse per un piano istituzionale e per un piano individuale direttamente per la genuina selettiva percezione veneziana di campi tematici.

Thomas Manetsch, Storia / Storia dell’arte (Universität Zürich, Prof. Dr. Bernd Roeck)