„there is no pleasure in being in Venice“ (John Ruskin attorno al 1849) “…il luogo più bello dove mai sono stata“ (Effie Ruskin nello stesso periodo)

Institutions 1

Centro Tedesco di Studi Ven...


Macro area
Arts, Recreation and Music


Category
Research Project


From July 01, 2017 to September 30, 2017


See Website

„there is no pleasure in be... Institutions

Abstract

L’osservazione corrente di Venezia come spazio della messa in scena e come spazio di proiezione si ritrova per esempio nelle osservazioni di Ruskin che fa sulle facciate dei Palazzi, soprattutto al Canal Grande e nei campi pubblici, la cui interpretazione come spazi teatrali dell’apparire in scena, dell’uscita dalla scena o come salone pubblico mostra lo sguardo su Venezia come palcoscenico. Questo sguardo su delle quinte rispecchia e si storge nei parchi a tema Venezia quale “Venezia a Vienna”, “in Venice”, Los Angeles, o attualmente nel “Venetian” a Las Vegas e Macao. Come un shooting fotografico che contrasta l’approccio a questo “Front of House” di Venezia voglio indirizzare il mio sguardo su un ambito della città che si avvicina a un “Back of House” di questo. Non solo la struttura particolare del sistema stradale di Venezia, del sistema dell’acqua potabile e le acque nere; anche gli spazi esterni in parte nascosti degli edifici che non hanno soltanto la funzione di giardino; il fondamento della “città sotto la superficie dell’acqua”, le funzioni degli interni trasportati all’esterno: Cosa è un “Back of House” in questa città? L’accoglienza della terminologia di Front of House/Back of House che proviene dal teatro e viene applicato anche nella costruzione di Hotel trova la sua corrispondenza nell’utilizzo della città dal pubblico spesso turistico. Ma il Back of House è il luogo in cui si prepara la rappresentazione…
Il mio modo di procedere:
Attraverso il mio lavoro da architetta, al centro del mio interesse si trovano soprattutto gli spazi della città e le sue particolarità spaziali. A Venezia intendo collegare il mio pensiero architettonico con l’espressione fotografica. E per giungere alla rappresentazione fotografica mi concentro soprattutto sulla costituzione dello spazio: l’articolazione di spazi speciali e determinati e le loro soglie.

Kay Fingerle, Architettura, Fotografia

gabriella.traviglia@unive.it / info@venezia86.it