Alla deriva, brano per pianoforte, violino e elettronica-live

Institutions 1

Centro Tedesco di Studi Ven...


Macro area
Arts, Recreation and Music


Category
Research Project


From October 01, 2017 to December 30, 2017


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Alla deriva, brano per pian... Institutions

Abstract

Nel mio lavoro eseguo una ricerca sul concetto dello spazio all’interno della musica. Questo è inteso sia in riferimento a struttura e materiale sia riguardo a delle teorie femministe e pratiche e questioni di uguaglianza sociale. I miei brani con ciò costituiscono anche in tentativo, di andare contro il meccanismo che trasforma la musica e l’arte in una merce, un'”arte decorativa”. La mia musica cerca di essere un’istanza in cui può avvenire un ricercare attivo.
Il progetto a cui mi dedico durante il mio soggiorno veneziano consiste nel comporre un brano per pianoforte, violino e elettronica-live. Nel brano “alla deriva” ha luogo una ricerca sulle conseguenze estetiche del soggetto nei processi di “suonificazione”, il che corrisponde al concetto di „Dérive“ (divagare) di Guy Debord e alla traduzione di uno spazio fisico-reale in una struttura musicale. I dati “suonificati” vengono raccolte da una persona che passeggia nella città di Venezia (me stessa) in una “deriva” della durata di un’ora. Una app-tracking nel mio smartphone registra questo percorso. Ho sviluppato questo procedere nel mio brano “dérive” (2017) per quartetto d’archi e elettronica-live, per il quale ho utilizzato una passeggiata a Berlino. Nel progetto di Venezia mi interessano le diverse conseguenze che comporta questo processo in una struttura urbana rizomatica del medioevo.
Attraverso le decisioni e il cammino di coloro che passeggiano, all’interno della loro ricerca auto-etnografica emergono diverse implicazioni e questioni politiche e sociali, per esempio in quale maniera si fa manutenzione dello spazio pubblico e dell’architettura urbana e come questi vengono utilizzati e come l’ideologia etero-patriarcale e capitalistica si rispecchia nell’architettura urbana e nella pianificazione della città. Magari emerge per quali bisogni e gruppi della popolazione la città è stata pianificata, trasformata e costruita: per il turismo, per i pedoni, per lo shopping, per tranquillità e meditazione, come luogo per incontri sociali, per appartenenti di determinati gruppi della società: appartenenti a un certo sesso, una certa età o una determinata socio-economia. Ma emerge pure l’utilizzo nuovo e sovversivo degli abitanti dello spazio urbano. La città di Venezia è un luogo eterogeneo e complesso con tante frizioni e contraddizioni che diventano “ascoltabili” nel brano “alla deriva” in una prospettiva soggettiva.

Lula (Maria de la Luz) Romero Garrido, Musica

gabriella.traviglia@unive.it / info@venezia86.it