Quanto mercurio nelle acque minerali naturali della Campania?

Institutions 5

CNR IDPA- Consiglio Naziona... CNR - Istituto di Nanotecno... Seconda Università degli St... Università della Calabria Sapienza Università di Roma


Macro area
Mathematics and Science


Category
Publication


From September 10, 2017 to September 14, 2017


Keywords
mercurio cv-afs campania acque-minerali-naturali acque-in-bottiglia acque-sotterranee


See Website

Quanto mercurio nelle acque... Institutions

Abstract

Il mercurio (Hg) è un inquinante ubiquitario prodotto da sorgenti antropiche e naturali, con effetti negativi sugli ecosistemi e sulla salute umana. La provenienza di questo metallo pesante oltre ad essere locale e regionale è anche transfrontaliera. Per tale motivo nel 2013, attraverso la Convenzione di Minamata, 140 paesi (di cui 26 dell'Unione Europea) hanno sottoscritto il Trattato che fissa la riduzione e il controllo dell'impiego di Hg in prodotti e in processi industriali e artigianali per garantire la protezione dell'ambiente e della popolazione. Una volta immesso nell'ambiente il Hg, attraverso processi batterici naturali, viene trasformato in mono-metil-mercurio (MeHg) in ambienti acquatici. Il MeHg è il più tossico dei composti organo-mercuriali e data la sua elevata liposolubilità va incontro a bio-accumulo e bio-magnificazione. Oltre che con gli alimenti, il Hg può essere assunto con l'acqua, anche se in misura inferiore. Studi condotti su scala internazionale hanno evidenziato che monitorare le concentrazioni dei macro-elementi caratteristici, di metalli tossici e di specie indesiderate nelle acque in bottiglia permette di valutare non soltanto la qualità dell'acqua, ma anche lo stato di salute delle falde e di comprendere la geochimica delle acque sotterranee. Nelle pubblicazioni più recenti sono stati forniti dati relativi a numerosi parametri chimici e metalli pesanti, ma tali lavori sono privi di informazioni sui livelli di Hg, in quanto i valori ottenuti sono risultati inferiori ai limiti di quantificazione del metodo analitico impiegato. Un totale di 19 differenti acque minerali provenienti da acquiferi della Campania e reperite sul territorio nazionale, sono state analizzate per valutare l'eventuale presenza di mercurio. Prestazioni analitiche ottimali, in termini di controllo di possibili interferenze e limite di rilevabilità, sono state ottenute impiegando la spettrometria di fluorescenza atomica a vapori freddi (CV-AFS), consentendo la determinazione del mercurio totale a sub-ppt. Questa specifica tecnica strumentale unita alle accortezze adottate nella metodica analitica, l'impiego di matrici certificate e la partecipazione a circuiti di inter-comparazione internazionale si sono dimostrate idonee per la rigorosa valutazione delle concentrazioni di mercurio, altrimenti non raggiungibili con strumentazione come AAS e ICP-MS. I risultati presentati in questo lavoro indicano che i livelli di Hg sono ampiamente al di sotto dei limiti legislativi e dunque l'assunzione di Hg in ultra-tracce con le acque minerali naturali non pone rischi per la salute umana.
Autori:
FRANCO COFONE
FEDERICO DALLO
ANNALISA ROSSELLI
ALESSANDRO SERVIDIO
MASSIMILIANO VARDE'

gabriella.traviglia@unive.it / info@venezia86.it